– TGR Toscana edizione ore 14, al minuto 7,20
Posted in Senza Categoria, tagged caldo, carceri, diritti civili, diritti umani, don vincenzo russo, emanuele baciocchi, firenze, massimo lensi, partito radicale, sollicciano on 3 agosto 2017| Leave a Comment »
Posted in Senza Categoria, tagged carceri, don vincenzo russo, emanuele baciocchi, giustizia, marco pannella, massimo lensi, partito radicale, sollicciano on 2 agosto 2017| Leave a Comment »
Firenze, 2 agosto 2017 – Si è svolta stamani di fronte ai cancelli del carcere fiorentino di Sollicciano una conferenza stampa sull’emergenza caldo. Il caldo torrido di questi giorni è egualitario, colpisce tutti all’interno della struttura penitenziaria: i detenuti, gli agenti del corpo di Polizia Penitenziaria e gli operatori.
Il cappellano del carcere, Don Vincenzo Russo, Massimo Lensi ed Emanuele Baciocchi, dell’associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi” hanno sottolineato come ogni anno questa emergenza si ripeta, anche perché le misure preventive che dovrebbero essere organizzate per tempo vengono messe in atto solo parzialmente. Le circolari del Dap individuano alcune misure preventive come quella di prevedere una diversa modulazione degli orari dei passeggi e assicurare e implementare la funzionalità dei punti idrici a getto e/o dei nebulizzatori nei cortili di passeggio. Le stesse circolari invitano la direzione ad assicurare l’apertura dei blindi durante le ore notturne, e a riformulare i menù giornalieri prevedendo la disponibilità degli alimenti consigliati nella stagione estiva. Misure certamente non sufficienti a garantire la vivibilità delle celle, ma che andrebbero comunque attuate pienamente.
Il cappellano, Don Vincenzo Russo, ha ricordato come sia difficile in queste condizioni intraprendere significativi percorsi rieducativi per i detenuti e lavorare con la dovuta serenità. Va dato atto alla direzione del carcere fiorentino di far tutto il possibile per attenuare i disagi, ma senza l’aiuto delle istituzioni cittadine e del Provveditorato per l’amministrazione penitenziaria (PRAP) i tentativi messi in atto sono destinati a sciogliersi sotto il sole torrido di queste ore.
Massimo Lensi ed Emanuele Baciocchi hanno ricordato come la battaglia del Partito Radicale per il rientro nella legalità delle strutture carcerarie italiane passi anche dal coinvolgimento pieno di tutti gli attori sociali e istituzionali. In relazione a questo, i due radicali hanno annunciato che il 16 agosto partirà l’iniziativa nonviolenta del Grande Satyagraha affinché il Governo emani entro l’estate i decreti attuativi del disegno di legge di Riforma dell’Ordinamento Penitenziario “per l’effettività rieducativa della pena” secondo quanto previsto dalla Costituzione.
Posted in Senza Categoria, tagged andrea tamburi, carceri, DON BOSCO, emanuele baciocchi, massimo lensi, maurizio buzzegoli, partito radicale, pisa, rita bernardini, toscana on 16 novembre 2016| Leave a Comment »
Posted in Senza Categoria, tagged amnistia, andrea tamburi, carcere, carceri, emanuele baciocchi, firenze, marco pannella, massimo lensi, maurizio buzzegoli, partito radicale, radicali, sanità, sollicciano on 29 settembre 2016| Leave a Comment »
Posted in Senza Categoria, tagged amnistia, andrea tamburi, carceri, emanuele baciocchi, firenze, icam, marco pannella, massimo lensi, maurizio buzzegoli, partito radicale, radicali, sollicciano on 31 agosto 2016| Leave a Comment »
Dichiarazione di Massimo Lensi e Maurizio Buzzegoli, dell’Associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi” di Firenze.
La lunga storia per la realizzazione dell’Icam (Istituto a custodia attenuata per madri detenute) è di quelle che lasciano senza parole. Documenti siglati, soldi stanziati, protocolli d’intesa e comodati d’uso firmati. Una cospicua quantità di carte e firme caduta apparentemente nell’oblio. Nell’attesa, l’immobile individuato in via Fanfani è preda del degrado. Ora perfino il Dap ha auspicato la realizzazione della struttura, come riportato in comunicato stampa del 26 agosto (in allegato), eppure ancora c’è chi di fare l’Icam a Firenze non ne vuole sentire parlare. E onestamente ci chiediamo perché?
Questa novella dello stento, nella quale a farne le spese son come sempre soprattutto gli ultimi, va avanti dal 2010 e rischia ormai di coprire di ridicolo le istituzioni territoriali fiorentine e toscane allungando la lista degli impegni sottoscritti e disattesi. Pacta sunt servanda dicevano gli antichi, e a una Firenze protesa alla tutela della propria tradizione storica riscoprire il dovere di onorare i patti e la propria civiltà giuridica non può fare che bene.
Comunicato Dap, 26 agosto 2016
In relazione ad alcuni articoli di stampa apparsi in questi giorni su diversi quotidiani della regione Toscana, che manifestano preoccupazione in ordine alla possibile mancata realizzazione di un Icam presso la città di Firenze, è opportuno fare chiarezza sulla posizione dell’Amministrazione penitenziaria centrale che, già nel mese di gennaio del 2010, prima della promulgazione delle legge 62/2011 volta a tutelare il rapporto tra detenute madri e figli minori, sottoscriveva con diversi partner istituzionali – Presidente della Regione Toscana, Presidente del Tribunale di sorveglianza di Firenze, Presidente dell’Opera Pia Madonnina del Grappa e Presidente dell’Istituto degli Innocenti di Firenze – apposito protocollo d’intesa.
Con tale atto, l’Opera Pia Madonnina del Grappa si è impegnata a concedere in comodato d’uso all’Amministrazione penitenziaria una villetta con giardino ed annessi edifici da destinare ad Icam, per l’accoglienza delle donne, imputate e/o condannate, con i propri figli al seguito.
La ristrutturazione dell’immobile è finanziata dalla Regione Toscana che, con apposite delibere del 2012 e del 2013 ha stanziato complessivamente la somma di 621.000,000 euro, messa a disposizione della Società della Salute (Sds), incaricata, dalla stessa regione, della realizzazione dei lavori, la cui conclusione è stimata per la fine del corrente anno.
In tal senso, pur apprezzando i suggerimenti di razionalizzazione che provengono dal territorio, questa Amministrazione continua a ritenere i diritti e gli interessi dei bambini, figli di persone detenute, prevalenti su ogni altra qualsiasi considerazione che vada a ritardare o rinviare il riconoscimento pieno e incondizionato di tale diritto, peraltro sancito da una legge dello Stato. In tal senso, pertanto, l’auspicio di questa Amministrazione è quello che i lavori presso la struttura dell’Opera Pia Madonnina del Grappa siano portati a termine nei tempi programmati e che, nelle more, le Autorità locali e la stessa Magistratura di Sorveglianza adottino provvedimenti, provvisori e preventivi, anche di comunità, affinché nessun bambino sia ristretto presso l’istituto penitenziario di Firenze Sollicciano.
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Firenze, 30/08: La direttrice dell’Istituto penitenziario fiorentino di Sollicciano, Marta Costantino, il garante regionale dei detenuti della Toscana, Franco Corleone, e il garante regionale dei detenuti del Piemonte, Bruno Mellano, hanno sottoscritto la petizione promossa dall’Associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi” che chiede al Sindaco di Firenze, Dario Nardella, di intitolare piazza Madonna della Neve (nel complesso dell’ex carcere delle Murate) a Marco Pannella. Massimo Lensi e Maurizio Buzzegoli, componenti dell’Associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi” hanno dichiarato: <<Ringraziamo la Dott.ssa Costantino, Franco Corleone e Bruno Mellano per aver sottoscritto la petizione e ci auspichiamo che a questi nomi ne seguano molti altri. E’ importante sottolineare come le tre personalità siano legate al pianeta penitenziario: luogo a cui Marco Pannella ha dedicato la propria vita con le battaglie per il ripristino della legalità e dello stato di diritto>>. Lo scorso 13 agosto una delegazione dell’Associazione “Andrea Tamburi” aveva visitato l’istituto penitenziario di Sollicciano al cui interno sono state raccolte 178 firme da parte dei detenuti.
Posted in Senza Categoria, tagged amnistia, associazione andrea tamburi, carceri, emanuele baciocchi, firenze, giustizia, marco pannella, massimo lensi, maurizio buzzegoli, MONTELUPO FIORENTINO, opg, partito radicale, radicali, sollicciano on 14 agosto 2016| Leave a Comment »
– Radio Radicale
– Qui News Firenze
http://www.quinewsfirenze.it/firenze-sollicciano-troppi-detenuti-e-lavori-a-rischio.htm
– Gonews
http://www.gonews.it/2016/08/13/sollicciano-lallerta-dei-radicali-rischio-piano-ristrutturazione/
– La Nazione Web
http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/radicali-sollicciano-tamburi-pannella-1.2427464
– Ok! Mugello
– RTV38
Posted in Senza Categoria, tagged amnistia, andrea tamburi, carceri, emanuele baciocchi, firenze, giustizia, marco pannella, massimo lensi, maurizio buzzegoli, partito radicale, radicali, sollicciano on 11 agosto 2016| Leave a Comment »
Posted in Senza Categoria, tagged carceri, massa, massimo lensi, maurizio buzzegoli, radicali, suicidio on 6 giugno 2016| Leave a Comment »
Firenze, 06/06: Nella giornata di sabato, un detenuto di 39 anni si è impiccato nel carcere di Massa. E’ probabile che alla base dell’insano gesto ci sia il divieto del tribunale dei minori di vedere i propri figli. Maurizio Buzzegoli e Massimo Lensi, esponenti dell’Associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi”, hanno dichiarato: <<Non conosciamo le ragioni del divieto, ma questo suicidio sembra maturato all’interno di una situazione di disperazione, ed è indicativo della necessità di riformare uno dei diritti fondamentali per il reinserimento del condannato: il diritto all’affettività. Dagli “Stati Generali delle carceri” (tavoli di lavoro istituiti dal Ministero della Giustizia, ndr) sono emerse numerose proposte di miglioramento per riconoscere, finalmente, l’affettività come un diritto fondamentale: coordinatrice del tavolo dedicato all’affettività è stata Rita Bernardini, ex deputata radicale, che in proposito ha elaborato proposte da subito realizzabili. Attualmente i detenuti che si trovano in istituti lontano dalle famiglie sono il 33 per cento. Spesso gli spostamenti per le famiglie comportano costi o sono impediti dalla presenza di disabili con ovvio sradicamento (anche linguistico) del detenuto dal proprio territorio, dal racconto della vita familiare, dal personale di sorveglianza oltre che da psicologi e assistenti sociali e volontari che ne seguono il percorso di ripensamento individuale e riprogettazione>>.
I due esponenti radicali hanno infine sottolineato che <<la grave situazione degli istituti penitenziari toscani, per quanto possa essere migliorata dal punto di vista del sovraffollamento, non è sicuramente risolta: permangono una serie di violazioni della carta costituzionale e delle normative di adeguamento al diritto internazionale>>.