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Dal sito della Provincia di Firenze, comunicato stampa di Massimo Lensi, consigliere provinciale radicale:

MATTEO RENZI, INDULTO E AMNISTIA. LENSI: “MA GUARDA COME HA CAMBIATO IDEA”

Il consigliere provinciale, radicale nel Gruppo Misto, rende pubblico un carteggio del 2005

Massimo Lensi, radicale nel Gruppo Misto in Provincia di Firenze, mette a disposizione della stampa un carteggio del 2005 tra lui stesso e l’allora Presidente della Provincia Matteo Renzi sul tema dell’amnistia e dell’indulto. Lensi era allora nel gruppo di Forza Italia in Palazzo Medici Riccardi.

“IL PRESIDENTE MATTEO RENZI ADERISCE ALLA BATTAGLIA DI MARCO PANNELLA
Scambio di lettere con il consigliere Massimo Lensi sull’amnistia
Il Presidente della Provincia Matteo Renzi risponde alla lettera del consigliere di Forza Italia Massimo Lensi che, riprendendo le parole del leader radicale Marco Pannella ha chiesto un atto concreto in favore dell’amnistia.

Caro Lensi,
la richiesta di Marco Pannella di ricordare Giovanni Paolo II, non coi manifesti celebrativi ma con un gesto concreto, nobile e giusto, mi sembra doverosa e bella. Conosci le mie opinioni e sai che sono spesso distanti da alcune delle battaglie storiche che Marco Pannella ha condotto e conduce. Ma sono pronto, nel mio piccolo, a fare la mia parte perchè la sete di giudtizia che anima il leader radicale trovi una fonte soddisfacente. Aderisco, allora, alla battaglia di Pannella per l’amnistia, impegno morale, civile sociale della comunità italiana.

Un caro saluto
Matteo Renzi”

Questo il testo della lettera di Massimo Lensi:

Caro Presidente,
l’auspicio a Lei caro “il futuro non può attendere” spesso impone una pronta attenzione al presente. Ed oggi l’auspicio di un futuro migliore si incarna nella decisione di Marco Pannella di attuare una forma estrema di lotta nonviolenta, lo sciopero totale della fame e della sete, per chiedere alle nostre istituzioni un’amnistia generalizzata per la popolazione carceraria.
Giunto ormai al nono giorno della sua drammatica iniziativa, Pannella ha ribadito pubblicamente il senso di questa sua ennesima forma di lotta nonviolenta: «A queste istituzioni che si genuflettono dinanzi al Pontefice mi rivolgo chiedendo loro un atto di coerenza, di riconoscenza nei confronti del Papa. Un risarcimento, perché no?, con un fatto concreto. Mi chiedo: quale dev’essere l’atto di compassione nei confronti di quest’uomo? Tutte le nostre istituzioni – ha spiegato Pannella – hanno avuto parole di riconoscenza nei confronti del Papa. Sarebbe davvero un atto di riconoscenza varare l’amnistia. E’ tradizione un atto di clemenza per festeggiare i nuovi re e i nuovi papi. Un’amnistia in ottemperanza a quello che lui chiese. Sarebbe anche un momento di dolcezza…»
Come Lei sa, un deciso e straordinario provvedimento di amnistia e indulto, oltre a raccogliere la richiesta di clemenza reiterata dal Pontefice, consentirebbe di ripristinare l’esercizio effettivo della amministrazione giurisdizionale e giudiziaria, ponendo un argine contro la degenerazione in atto nella giustizia italiana, che, con sempre maggior evidenza, si traduce in ingiusta discriminazione di classe.
Per questa ragione, caro Presidente, Le chiedo di schierarsi a favore dell’iniziativa di Marco Pannella, manifestando un significativo segnale di attenzione da parte dell’istituzione che Lei rappresenta.

Con sincera stima,
Massimo Lensi
Consigliere provinciale
11/04/2005 18.06″

14/10/2013 16.32
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze

 

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Correva l’anno 2005, quando l’allora presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, a seguito di una lettera aperta inviatagli dal consigliere provinciale Massimo Lensi, consigliere provinciale di Forza Italia e attualmente membro della componente radicale del Gruppo Misto presso la stessa Istituzione, prendeva nettamente posizione a favore di un provvedimento di amnistia.

Ecco le parole di Renzi: “Aderisco, allora, alla battaglia di Pannella per l’amnistia, impegno morale, civile sociale della comunità italiana“. Parole in netto contrasto con quelle pronunciate nei giorni scorsi a Bari, dove Renzi ha dichiarato: “Affrontare oggi il tema dell’amnistia e dell’indulto è un clamoroso autogol. Bellissimo vedere chi fa volontariato nelle carceri, ma come facciamo a insegnare la legalità ai giovani e agli studenti se ogni sei anni buttiamo fuori i detenuti perché le carceri scoppiano?”.

Ma non solo. Ecco il link all’appello a sostegno dello sciopero della sete per l’amnistia di Marco Pannella, che nel dicembre scorso, insieme ad altri esponenti della politica locale, Matteo Renzi sottoscrisse:

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/12/20/news/marco_siamo_con_te_sospendi_lo_sciopero-49138986/

Di seguito, il carteggio fra Lensi e Renzi del 2005, consultabile altresì sul sito della Provincia di Firenze all’indirizzo:

http://met.provincia.fi.it/news.aspx?id=19717

IL PRESIDENTE MATTEO RENZI ADERISCE ALLA BATTAGLIA DI MARCO PANNELLA
Scambio di lettere con il consigliere Massimo Lensi sull’amnistia
Il Presidente della Provincia Matteo Renzi risponde alla lettera del consigliere di Forza Italia Massimo Lensi che, riprendendo le parole del leader radicale Marco Pannella ha chiesto un atto concreto in favore dell’amnistia.

Caro Lensi,
la richiesta di Marco Pannella di ricordare Giovanni Paolo II, non coi manifesti celebrativi ma con un gesto concreto, nobile e giusto, mi sembra doverosa e bella. Conosci le mie opinioni e sai che sono spesso distanti da alcune delle battaglie storiche che Marco Pannella ha condotto e conduce. Ma sono pronto, nel mio piccolo, a fare la mia parte perchè la sete di giustizia che anima il leader radicale trovi una fonte soddisfacente. Aderisco, allora, alla battaglia di Pannella per l’amnistia, impegno morale, civile sociale della comunità italiana.

Un caro saluto
Matteo Renzi

Questo il testo della lettera di Massimo Lensi:

Caro Presidente,
l’auspicio a Lei caro “il futuro non può attendere” spesso impone una pronta attenzione al presente. Ed oggi l’auspicio di un futuro migliore si incarna nella decisione di Marco Pannella di attuare una forma estrema di lotta nonviolenta, lo sciopero totale della fame e della sete, per chiedere alle nostre istituzioni un’amnistia generalizzata per la popolazione carceraria.
Giunto ormai al nono giorno della sua drammatica iniziativa, Pannella ha ribadito pubblicamente il senso di questa sua ennesima forma di lotta nonviolenta: «A queste istituzioni che si genuflettono dinanzi al Pontefice mi rivolgo chiedendo loro un atto di coerenza, di riconoscenza nei confronti del Papa. Un risarcimento, perché no?, con un fatto concreto. Mi chiedo: quale dev’essere l’atto di compassione nei confronti di quest’uomo? Tutte le nostre istituzioni – ha spiegato Pannella – hanno avuto parole di riconoscenza nei confronti del Papa. Sarebbe davvero un atto di riconoscenza varare l’amnistia. E’ tradizione un atto di clemenza per festeggiare i nuovi re e i nuovi papi. Un’amnistia in ottemperanza a quello che lui chiese. Sarebbe anche un momento di dolcezza…»
Come Lei sa, un deciso e straordinario provvedimento di amnistia e indulto, oltre a raccogliere la richiesta di clemenza reiterata dal Pontefice, consentirebbe di ripristinare l’esercizio effettivo della amministrazione giurisdizionale e giudiziaria, ponendo un argine contro la degenerazione in atto nella giustizia italiana, che, con sempre maggior evidenza, si traduce in ingiusta discriminazione di classe.
Per questa ragione, caro Presidente, Le chiedo di schierarsi a favore dell’iniziativa di Marco Pannella, manifestando un significativo segnale di attenzione da parte dell’istituzione che Lei rappresenta.

Con sincera stima,
Massimo Lensi
Consigliere provinciale

11/04/2005 18.06
Provincia di Firenze

Matteo Renzi

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Il consigliere provinciale interviene “con una provocazione positiva” sull’ex convento: “Rendiamolo utile piuttosto che farne un triste Luna Park per turisti”
Com’era prevedibile, “si infiamma di nuovo il dibattito sul complesso di Sant’Orsola nel cuore del quartiere di San Lorenzo. Dibattito strumentale che fa parte di quel pacchetto pre-elettorale di problemi fiorentini in vista delle amministrative 2014”, secondo Massimo Lensi, capogruppo dei Radicali in Provincia di Firenze.
Il complesso, che fu convento e caserma, “è una specie di araba fenice della politica fiorentina. Muore dopo le elezioni e riprende vita in vista del nuovo turno elettorale”. Per Lensi si tratta di “un mistero amministrativo, ma anche una vera ‘sóla’ per chi incappa nella sventura di essere costretto a trovargli adeguata soluzione. È stato il destino dell’amministrazione Renzi, dopo il grande giro delle permute con gli altri enti locali, e ora tocca all’amministrazione Barducci”.
Sant’Orsola però “è solo un rudere, un blocco di cemento armato che costa in manutenzione alle casse pubbliche svariati soldi all’anno. Solo una piccola e residua parte del complesso richiama le antiche vestigia: il resto è un rudere”.
Lensi lancia perciò un appello che “ovviamente è anche una provocazione positiva. Demolite Sant’Orsola, liberate il quartiere da quella mole di cemento armato che soffoca tutto e tutti e costruite al suo posto una scuola, un asilo, un centro sociale per anziani, un palestra, insomma quel che volete basta che sia utile a un quartiere che ha bisogno urgente di spazi vitali per recuperare una sua dimensione cittadina al posto di quella attuale che, invece, richiama la mente un triste Luna Park per turisti”.

16/07/2013 11.17
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze

 

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Il consigliere provinciale, nel Gruppo Misto, parla di “totale assenza di laicità da parte di chi governa la città e da chi fa parte dell’opposizione di Centrodestra. Betori fa il suo mestiere e viene candidato, a sua sua insaputa, a guidare un partito della Curia”
“Da qualche giorno il dibattito politico a Firenze è centrato solo sulla ormai famosa omelia di Betori. Uno spettacolo, a destra come a sinistra, strumentale. Un gioco delle parti per il perfezionamento dei ruolini da giocare nella partita delle elezioni amministrative del 2014”: il consigliere provinciale Massimo Lensi, esponente radicale, nel Gruppo Misto, parla di “un giochino indecoroso che porta, allo stesso tempo, all’appiattimento totale sulle parole dell’arcivescovo di Firenze candidato, probabilmente a sua insaputa, a guidare un vero e proprio partito della Curia fiorentina”.
Betori fa il suo mestiere “ma ciò che rende intollerabile il quadro d’insieme è la totale assenza di laicità da parte di chi è chiamato a governare la città e di chi fa parte dell’opposizione, in questo caso di centrodestra. Laicità e senso delle istituzioni e del dibattito politico sono merce rara da anni a Firenze, una città che, invece, avrebbe necessità di una campagna elettorale seria e centrata sui tanti problemi amministrativi”.
Ragioni queste che spingono “naturalmente a una ipotesi di una presenza, non solo elettorale, di un soggetto politico per Firenze civica, laica e verde”.

03/07/2013 10.20
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze

 

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Numerosi esponenti politici (fra i quali il Sindaco di Firenze, Renzi e il Presidente della Regione, Rossi) e importanti artisti toscani hanno aderito a una lettera/appello a sostegno dell’iniziativa nonviolenta di Marco Pannella, in sciopero totale della fame e della sete da 9 giorni per l’Amnistia, la Giustizia e la Libertà nel nostro paese. Ecco il testo, e i firmatari:

Firenze, 20 dicembre 2012

Caro Marco,               

“indipendentemente dalle posizioni e dai programmi del Partito Radicale, che si possono condividere o non condividere, i motivi che ti hanno determinato a minacciare prima, e a intraprendere ora un nuovo digiuno, questa volta totale, non possono non essere condivisi.

Le tue richieste sono giuste e legittime, nella loro immediatezza oltre che nel loro contenuto.”

Da dieci giorni seguiamo con seria preoccupazione i bollettini medici sul tuo stato di salute e proprio per questo vogliamo farci carico della lotta per l’amnistia, per la giustizia e per la libertà, per il ripristino della legalità e del rispetto della dignità all’interno delle nostre carceri, per interrompere una violenza che riguarda tutti i cittadini, non solo i detenuti; per ristabilire i principi della Costituzione, depredati nella loro completezza laddove prevedono che le pene non possano consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e ne sancisce la funzione rieducativa; convinti che laddove siano stati violati o ignorati dei diritti, laddove venga meno la legalità, lo stato di diritto, esista anche, e tu lo sai bene, strage di popoli.

Con grande apprensione e la piena solidarietà, da oggi introdurremo nelle nostre priorità istituzionali le necessarie misure affinché si possa limitare e riparare al collasso della giustizia e della sua appendice ultima delle “catacombe” carcerarie, luoghi di sofferenze atroci, di tortura e di morte quotidiana.

Armati di nonviolenza, con i nostri corpi, con il ruolo che ricopriamo, intraprenderemo, a staffetta, uno sciopero della fame, sperando, con forza e caparbietà, che il Parlamento italiano conceda un provvedimento di amnistia e si attivi con atti urgenti per porre rimedio all’emergenza carceraria, al vergognoso sovraffollamento delle nostre strutture penitenziarie, non come soluzione ma come punto di partenza per una riforma strutturale della giustizia, con misure alternative alla carcerazione, in primis per i tossicodipendenti. Quello che chiediamo è un atto forte e un punto di partenza per uscire dalla flagranza di reato del Paese e ristabilirvi la legalità; auspicandoci, inoltre, che il nostro impegno, ti convinca a sospendere l’azione nonviolenta perché all’Italia e agli italiani serve ancora Marco Pannella.

Enzo Brogi, consigliere regionale della Toscana

Enrico Rossi, Presidente Regione Toscana

Matteo Renzi, Sindaco di Firenze,

Marco Taradash, consigliere regionale della Toscana

Pieraldo Ciucchi, consigliere regionale della Toscana

Mauro Romanelli, consigliere regionale della Toscana

Monica Sgherri, consigliere regionale della Toscana

Paolo Marini, consigliere regionale della Toscana

Sergio Staino, artista

Alessandro Benvenuti, artista

Dolcenera, cantante

Erriquez (Bandabardò), cantante

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E’ convocata per la mattina di sabato 17 novembre 2012 una riunione straordinaria dell’Associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi” che avrà come ODG:
– le primarie del centrosinistra.
Non sarà un’incontro che detterà una linea comune da seguire come associazione (seguendo il principio della libertà – anche politica – individuale di ogni iscritto radicale) ma un’occasione per confrontarci e per analizzare i programmi dei candidati alle primarie.

La riunione straordinaria dell’associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi” prevista per sabato 17 novembre 2012 si terrà a partire dalle ore 10.15 presso il circolo arci “Due Strade” (via senese, 129/r) a Firenze.

A proposito dell’argomento all’ordine del giorno della riunione straordinaria, si segnala un articolo apparso sul numero odierno (15 novembre 2012) del “Corriere Fiorentino”, del ci sentiamo di sottolineare la grande superficialità: non tanto per aver scambiato Guido Viale (ex-leader di Lotta Continua) con l’omonimo presidente di Radicali Italiani, Silvio, quanto l’aver sistematicamente omesso di interpellare i radicali fiorentini sulla questione. Avrebbe giovato, al buon nome della testata e all’informazione in generale.

Per non parlare del passaggio “martedì, ecco l’endorsment, arrivato dopo quello della torinese Adelaide Aglietta“… per la cronaca, la compagna Adelaide Aglietta mancò il 20 maggio 2000, e fu colei che nel 1978, accettando il ruolo di giurata popolare, dopo che un centinaio di cittadini si rifiutarono di farlo, consentì la celebrazione del primo processo alle Brigate Rosse (cfr. “Diario di una giurata popolare al processo delle Brigate Rosse”, Lindau 2009).

Un po’ di cultura sulla storia del movimento radicale non guasterebbe.

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Di seguito, riportiamo la lettera che Tommaso Ciuffoletti ha scritto al Corriere Fiorentino, e che è stata pubblicata oggi (5 ottobre) dallo stesso quotidiano:

Caro Direttore,
 
tutti contro il finanziamento pubblico dei partiti. Almeno a parole. Dai politici beccati con le mani nella marmellata ai giovani dirigenti con posto pubblico garantito dal partito in qualche segreteria di gruppo consiliare o partecipata amica, dai giornalisti accigliati ai commentatori dal facile sdegno.
Ma del resto anche Fiorito era a tirare monetine all’hotel Raphael.
Poi però, quando si tratta di dare spazio, appoggiare e anche solo rendere pubbliche iniziative che cercano una risposta che non sia un vaffanculo di piazza, tanto sdegno non fa rima con attenzione.
Ebbene sabato, a Firenze, alle ore 15.00 verrà inaugurata presso la libreria “Nardini Bookstore” (via delle Vecchie Carceri, Firenze – complesso delle Murate) una mostra d’arte, con fotografie di giovani e meno giovani militanti radicali, e alcuni disegni di Alessandro Barchiesi e Joshua Held (disegnatore e animatore di fama internazionale). 
Tramite un sistema di asta silenziosa (si potranno scrivere le offerte su appositi moduli posti in corrispondenza delle singole opere) sarà possibile acquistare le opere esposte: il ricavato andrà a sostenere le prossime iniziative dell’associazione radicale fiorentina Andrea Tamburi.
Dovessi dirla con uno slogan: non tirate le monetine, andate piuttosto a dare un’occhiata sabato pomeriggio alle Murate e vedete se vale la pena darle a chi usa fantasia per portare avanti onestamente la propria attività politica.
Magari anche il sindaco Renzi potrebbe andare a fare la propria offerta.

Cordiali saluti,
Tommaso Ciuffoletti

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Dichiarazione del Senatore Radicale Marco Perduca:

“Le dichiarazioni del Sindaco Renzi sulla civil partnership, da estendere anche alle coppie omosessuali e alla tutela dei loro figli sono le benvenute e credo che dimostrino come quando il dibattito e’ affrontato laicamente e in modo pubblico, esso consente di poter fare passi avanti nella direzione della tutela dei diritti costituzionalmente garantiti. Matteo Renzi di ieri molto probabilmente non la pensava come il Matteo Renzi di oggi e, se la sua attenzione alle istanze politiche e sociali che lo circondano rimarra’ tale, il Renzi di domani potra’ esser ancora piu’ avanti di molti suoi compagni di partito. Adesso pero’, visto che si presenta come uomo “del fare” occorre che la’ dove la sua carica glielo consente, adegui le politiche cittadine a quanto affermato oggi.

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